Pandemia Covid-19: i volontari siciliani senza mascherine e guanti

Ci troviamo a rilevare una situazione allarmante e pericolosamente grave.

I volontari delle associazioni aderenti al CoReSa, impegnati giornalmente per l’emergenza Coronavirus, stanno portando concretamente avanti sia il servizio di trasporto sanitario in favore dei soggetti emodializzati sia l’attività di trasporto di malati e infortunati che hanno bisogno di essere trasferiti con urgenza in ospedale, con il servizio di supporto al servizio emergenza-urgenza 118, attraverso gli interventi in Eccedenza.

Purtroppo, in questi giorni, si è constatato come il volontariato, nonostante sia decantato come un settore importantissimo nel sistema sanitario e della protezione civile, venga di fatto abbandonato a sè stesso.

Di fatto i volontari soccorritori si ritrovano ad operare senza mascherine nè guanti, andando incontro al pericolo concreto di contrarre il virus e, per di più, di diventare un formidabile vettore del contagio, dal momento che, ad esempio, solo il trasporto emodializzati conta circa 5000 pazienti e circa 800 volontari.

Per di più, i volontari vengono a contatto con soggetti già debilitati ed immunodepressi, che rischierebbero seriamente di perdere la vita se contagiati.

Le associazioni che svolgono il servizio emergenza urgenza in Eccedenza 118 e che effettuano in alcune realtà circa trenta interventi al giorno hanno provato a chiedere i dispositivi di protezione minimi per evitare il contagio, ma la risposta degli organi competenti è stata: “Arrangiatevi, vedete cosa potete fare da soli”.

Inoltre, per il trasporto sanitario dei pazienti emodializzati, in alcune provincie si attua il sistema del trasporto collettivo fino a tre dializzati; il CoReSa, con una nota inviata all’Assessore alla Sanità Razza e ai Direttori Generali delle ASP siciliane, ha chiesto che venga almeno diramata una direttiva che preveda il trasporto singolo, con i trasportato seduto nel sedile posteriore dell’autovettura, come di fatto previsto per chiunque si muova in auto.

Per far fronte a questa emergenza abbiamo attivato una raccolta fondi a questo link: gf.me/u/xrr28c.

Nell’attesa che il SEUS e le ASP riescano a ascoltarci, stiamo provando a metterci in azione noi, in prima persona.

Per cui, nel ribadire il nostro impegno assiduo, costante e volontario, ricordiamo che i servizi di cui parliamo sono resi in convenzione con le ASP da oltre vent’anni, mentre il servizio di eccedenza viene svolto dal 2012.

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